Ingredienti per 5 mangioni:

-1 kg di carne trita di manzo
-400 g di salsiccia di maiale
-200 g di parmigiano reggiano o grana padano grattugiati
-20 g di prezzemolo fresco tritato
-4 spicchi d'aglio (2 per il polpettone e 2 per le patate)
-800 g di spinaci
-Q.b. di paprika
-Q.b. di olio EVO
-Q.b. di sale
-Q.b. di pepe bianco
Preparazione:
La prima cosa che ci accingeremo a fare è preparare le patate in quanto vogliamo che si insaporiscano bene, per tanto procediamo al taglio delle patate in quadrotti di misura omogenea per assicurarci che assorbano al meglio il sapore e il condimento.
Prepariamo il condimento per le patate ossia in un contenitore cilindrico mescoliamo olio, sale, 2 spicchi di aglio tritato e paprica. Il dosaggio è molto individuale perché dipende dal grado di condimento che vorremo ottenere.
Versiamo sulle patate il nostro condimento e con le mani ci assicuriamo di mescolare bene le patate e garantire un migliore assorbimento.
Ora ci possiamo dedicare alla preparazione del polpettone.
Prendiamo la nostra carne trita e la salsiccia e con le mani le mescoliamo aggiungendo un po' alla volta il formaggio grattugiato, il prezzemolo,il sale, il pepe, l'aglio tritato,la paprika ed infine un po' di olio EVO.
Ora prendiamo 2 fogli di carta da forno rettangolari, per la misura considerate la misura della teglia che userete per infornare.
Stendiamo su un foglio di carta da forno il nostro macinato del polpettone.
Appoggiamo sopra l'altro foglio di carta da forno e schiacciamo prima con le mani per distribuire e stendere a formare uno strato di carne sul foglio di carta di forno. Ci si può aiutare con un mattarello per assicurarci una migliore stesura dell'impasto.
Una volta ottenuto uno strato dello spessore di mezzo centimetro, lasciamo riposare la carne 20 minuti.
In questi 20 minuti non staremo con le mani in mano ma prepareremo il ripieno, quindi in una pentola metteremo i nostri spinaci e condiremo a piacimento.
Una volta pronti gli spinaci li faremo raffreddare leggermente.
Accendiamo il forno a 180°C modalità statica e facciamo raggiungere la temperatura.
Ora possiamo procedere alla creazione del nostro polpettone.
Disponiamo gli spinaci e il formaggio a fette o la mozzarella poco prima della metà dello strato di carne parallelamente al lato lungo.
Con la carta da forno ci aiutiamo per arrotolare lo strato di carne e ad inglobare il ripieno.
Premiamo sulla carta da forno per assicurarci che il polpettone sia compatto fino ad ottenere un bel cilindro.
Chiudiamo con le dita le estremità.
Disponiamo nel mezzo di una teglia foderata con carta da forno.
Spennelliamo un po' di olio EVO sulla superficie
Aggiungiamo ai lati del polpettone le patate con il loro condimento in modo che il polpettone possa assorbire i liquidi e creare umidità in cottura.
Inforniamo a 180°C per 40 minuti bagnando il polpettone dei propri liquidi di tanto in tanto.
Terminati i 40 minuti alziamo la temperatura del forno a 220°C modalità statica in modo che si asciughino un po' sia la carne che le patate e assumano un bel colorito arrostito.
Quando vedremo che la carne e le patate sono cotte tiriamo fuori dal forno e lasciamo riposare il polpettone per 5 minuti.
Ora possiamo procedere al taglio e a servire .

Curiosità: La paprica, detta anche paprika, è una spezia derivata da alcune piante del genere Capsicum (peperoni e peperoncini). È conosciuta anche con i nomi: pepe rosso, pimento rosso, capsico. Si ottiene dal peperone che, messo a essiccare dopo esser stato liberato dalla parte interna bianca, viene macinato. Il peperone, che appartiene alla famiglia delle Solanaceae, fu introdotto in Europa dagli ungheresi, che lo importarono dai Turchi, che a loro volta lo avevano preso in India (sebbene l'origine della pianta sia americana). Una leggenda dice che una giovane contadina ungherese che era stata costretta con la forza a vivere nell'harem di un pascià turco a Buda, avesse spiato a lungo i giardini del palazzo mentre coltivavano i peperoni e che, una volta liberata, avesse insegnato ai contadini del suo villaggio a coltivarli. Nel secolo XIX i fratelli Pálfi di Seghedino, togliendo, al momento della raccolta, tutte le venature interne del frutto, dove si concentra la capsaicina, il principio attivo che dà il sapore piccante al peperone, ottennero la cosiddetta "paprica dolce". Va detto però che anche il tipo cosiddetto "forte", non è affatto piccante, contrariamente a quanto si possa credere fuori dall'Ungheria. Lo scienziato Albert Szent-Györgyi, Premio Nobel nel 1938, ha contribuito a valorizzare questo vegetale scoprendo, proprio nel peperone, la fonte dell'acido ascorbico (vitamina C) che ha fermato le morti per scorbuto, una malattia che aveva ucciso migliaia di marinai. In Ungheria il momento del raccolto viene vissuto come un rito gioioso. L'8 settembre, le donne, vestite con costumi sgargianti, raccolgono i peperoni nei campi e dopo averli infilzati con ago e filo fanno delle lunghe ghirlande che appendono a speciali sostegni di legno o ai muri delle case. Nella cucina ungherese viene usata in moltissime preparazioni e all'estero è conosciuta soprattutto per l'abbondante uso che se ne fa nella preparazione del gulasch. È anche presente in alcune cucine balcaniche, in particolare in alcune zone dell'ex-Jugoslavia, dove è un ingrediente per preparare i ćevapčići.
Non ci resta che augurarvi buon appetito!!!
Commentaires